Bosco di Sant’Antonio a Pescostanzo: paesaggio autunnale con albero dorato, foglie cadute e panchina di legno.
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Il bosco di Sant’Antonio: tutto quello che c’è da sapere

Cari lettori, oggi vi porterò in un luogo magico, un angolo di paradiso nascosto tra le maestose vette dell’Abruzzo: la Riserva Naturale del Bosco di Sant’Antonio. Preparatevi a immergervi in un paesaggio da fiaba verde, a respirare l’aria fresca dei faggi secolari e a scoprire segreti antichi che si celano tra le fronde.

Storia e contesto della riserva naturale

Il Bosco di Sant’Antonio, situato nel comune di Pescocostanzo e parte del Parco Nazionale della Majella, è un luogo di straordinaria bellezza e ricchezza storica. Anticamente considerato un luogo sacro dedicato a Giove, il bosco è stato poi consacrato a Sant’Antonio nel Medioevo.

La sua importanza naturale è evidente nella grande faggeta di oltre 550 ettari, che ospita una biodiversità di flora e fauna, con specie rare come l’orchidea Epipactis purpurata e il picchio dorsobianco.

Storicamente, il bosco ha resistito alla vicinanza di vie di transito antiche. Oggi, il Bosco di Sant’Antonio non è solo un patrimonio naturale di inestimabile valore, ma anche un luogo di pace e bellezza che continua a incantare visitatori da tutto il mondo.

Come arrivarci?

Se siete curiosi di esplorare questo paradiso verde, il casello autostradale più vicino è quello di Pratola Peligna sulla A25. Da lì, una comoda circonvallazione vi condurrà verso Cansano. Attraversando un paesaggio roccioso e suggestivo, raggiungerete il Piazzale Scuola Sci di Fondo Bosco di Sant’Antonio, dove potrete parcheggiare e iniziare la vostra avventura.

L’escursione del Bosco di Sant’Antonio

DISTANZA PERCORSO

2,8 km

TEMPO STIMATO

1 hr 10 min

ELEVAZIONE

70 m

DIFFICOLTA’

Facile

Il sentiero è ben segnalato e offre un’esperienza rilassante. Con una lunghezza di circa 2,8 chilometri e un dislivello totale di soli 70 metri, è classificato come T (Turistico).

Camminerete costantemente all’ombra dei faggi, senza difficoltà, in meno di un’ora. Il percorso vi condurrà attraverso la faggeta fino all’ Eremo di Sant’Antonio, risalente al XIV-XV secolo, e poi tornerete indietro completando l’anello.

Punto di Partenza: Inizia dal Piazzale della Scuola Sci di Fondo Bosco di Sant’Antonio, oppure al Bar Equisef dove avrete l’opportunità di per ristorarvi prima di iniziare la vostra escursione. Immergervi nella natura incontaminata e scoprire la storia millenaria di questo luogo incantato.

Cosa ammirare nel sentiero?

Tra le maestose fronde del Bosco di Sant’Antonio, oltre al Faggio, si ergono fieri esemplari di Acero, Quercia, Pero selvatico, Tasso, Agrifoglio, Cerro e il raro Pero cordato.

Questo luogo è anche la dimora di specie animali pregiate, tra cui il Picchio dorsobianco, il Picchio dalmatino, la Balia dal collare, il Lupo, l’Orso e il Gatto selvatico.

Inoltre, potrete scattare fotografie indimenticabili e passeggiare in relax, immergendovi nella bellezza della natura.

ATTENZIONE! IL Bosco di Sant’Antonio rientra nella zona A del parco Nazionale della Majella, di conseguenza non è permesso portare i nostri amati amici a quattro zampe.
Questo divieto è dovuto al fatto che potrebbero entrare in contatto con la fauna selvatica, la quale, anche se non attaccata direttamente, potrebbe comunque subire stress.

Fonte: Ente parco

In conclusione, il Bosco di Sant’Antonio è un regalo della natura che vi lascerà incantati. Prendetevi il tempo di esplorarlo, ascoltate il fruscio delle foglie e lasciatevi trasportare in un mondo fiabesco.

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